Jung e l’Oriente

Aimé Agnel, Luigi Aurigemma, Murray Stein, Augusto Romano & all.

Carl Gustav Jung si è interessato all’Oriente in una duplice prospettiva. La prima è quella del confronto. Il confronto col mondo orientale dovrebbe aiutare l’uomo occidentale a relativizzare la propria tendenza estrovertita, il predominio attribuito alle funzioni intellettuali, la convinzione che l’Io sia l’istanza suprema della psiche, e indurlo così ad aprirsi ai valori complementari propri della cultura orientale: introversione, importanza della vita immaginativa, non centralità dell’Io.

La seconda prospettiva è quella della conferma delle proprie teorie psicologiche, soprattutto per quel che riguarda la nozione del Sé. Jung si proponeva infatti, come è stato detto, di fondare «una psicologia comparata interculturale dell’esperienza interiore».
Moretti & Vitali

pagine 150

ISBN 88 7186 287 2

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